La stagione estiva porta con sé il fascino del sole, del mare, del divertimento ma anche del cibo, indubbiamente fresco, dissetante e, perché no? anche ipocalorico. Tra le varie proposte culinarie, l’anguria è quella che più associamo alla bella stagione.
Si tratta di un frutto amico della salute e anche della silhouette, dato il basso contenuto di zucchero. Ma piace davvero così tanto a noi italiani? Sembra proprio di sì, secondo l’osservatorio sulla cucina italiana condotto dagli amici di Al.ta cucina: l’anguria, infatti, ben sostituisce le numerose preparazioni ultra-elaborate e ipercaloriche da consumare in estate, oltre a rinfrescare il palato e rigenerare il nostro organismo grazie alle sue molteplici proprietà benefiche. Un frutto che, come stiamo per vedere, si presta a tante ricette estive e, soprattutto, rappresenta un’ottima alternativa ai dessert ipercalorici consumati a fine pasti.
Un po’ di storia
L’anguria è originaria dell’Africa, dove iniziò a essere coltivata. Successivamente, arrivò in Medio Oriente e, nei primi anni del Seicento, in Europa. Nel tempo ha mantenuto lo stesso sapore ma il suo aspetto è sensibilmente cambiato: le prime angurie arrivate nel Vecchio Continente, infatti, erano molto meno rosse e presentavano di sicuro più semi. Come sappiamo tutto questo? Be’, grazie alla scienza ma anche all’arte, che ha aiutato gli studiosi a comprendere l’evoluzione dell’anguria. Un esempio? I dipinti di Giovanni Stanchi, pittore italiano attivo nel Seicento le cui opere si trovano oggi in collezioni private e nei musei di tutto il mondo. Bene, nel suo dipinto “Natura morta con frutta“ (foto seguente) è possibile osservare un’anguria tagliata a metà:
Come potete osservare, l’anguria appare completamente diversa da quello che conosciamo oggi. Il dipinto di Giovanni Stanchi, insomma, rappresenta una prova di come questo frutto sia progressivamente cambiato nel corso dei secoli.
Anche l’uomo ci ha messo del suo, attraverso la scienza, aumentandone il bel colore rosso che caratterizza le angurie moderne. D’altronde, si pensa che in futuro l’anguria sarà totalmente priva di semi, al suo interno.
Proprietà benefiche dell’anguria
Definita un superfood per le sue numerose proprietà, tra le quali l’alto contenuto di acqua (che rappresenta la quasi totalità del prodotto), l’anguria fornisce una giusta quantità di zuccheri, sali minerali e vitamine.
Frutto ideale per mantenere il corpo idratato durante le torride giornate estive, l’anguria ha diverse proprietà utili al nostro organismo:
- idratante: è composta per circa il 90% da acqua e contiene importanti elettroliti;
- antiossidante: la vitamina C dell’anguria è fondamentale per il sistema immunitario e ci aiuta a mantenere alte le difese immunitarie;
- disintossicante: aiuta e protegge le cellule dai danni dei radicali liberi;
- ipocalorica: grazie alla citrullina, presente nell’anguria, aiuta a ridurre l’accumulo di grasso nelle cellule;
- diuretica: è un diuretico naturale che aumenta il flusso di urina e protegge i reni. Inoltre, interviene nel processo di eliminazione dell’ammoniaca dal fegato;
- rinforza il sistema immunitario;
- ha proprietà antinfiammatorie;
- depurativa e detossificante: grazie alla presenza di vitamina C e potassio presenti nella sua polpa, contrasta la ritenzione dei liquidi e il gonfiore alle gambe.
Ulteriori studi scientifici mettono in luce altre azione benefiche che questo delizioso frutto apporta al nostro organismo!
Dati dell’osservatorio della cucina italiana di Al.ta cucina
Il sondaggio svolto dagli amici di Al.ta cucina svela tante curiosità sull’anguria, la vera regina dell’estate. A partire dal nome di questo delizioso frutto: “anguria” è il nome più conosciuto e spesso utilizzato per questo frutto, soprattutto nel Nord Italia, mentre nell’Italia centrale è chiamato “cocomero”; al Sud, invece, viene chiamato “mellone”. Altro dato interessante riguarda il modo in cui l’anguria viene consumata: la maggior parte delle persone ama mangiarla a fette e con le mani.
E i semi? Bene, sappiate che la maggior parte delle persone non li mangia, ma un piccola percentuale li consuma senza problemi.
Utilizzi e consumo dell’anguria
Oltre ad essere consumata così com’è, l’anguria si presta anche alla realizzazione di molti drink e dessert; in alcune località del Sud Italia, per esempio, esistono antiche ricette a base di anguria, come il gelo melone, dolce tipico della cucina siciliana, oltre ai classici ghiaccioli preparati in casa.
Altre curiosità sull’anguria
Sapevate che l’anguria quadrata è un’invenzione tutta italiana? Nata nel 1995 da un’idea di Franco Feroldi di Castelmaggiore, in provincia di Cremona, l’idea di produrre l’anguria quadrata nacque da un’esigenza puramente pratica: dopo aver danneggiato delle angurie durante il trasporto in auto, infatti, Feroldi pensò che sarebbe stato bello se i grossi frutti, anziché rotondi, fossero stati quadrati.
Ebbero inizio, così, due anni di esperimenti che portarono Feroldi, nell’estate del 1997, a realizzare la prima anguria quadrata e, successivamente, quella triangolare, fatte crescere in particolari scatole che permettono alla luce di entrare, senza manipolazioni genetiche ma solo con tanta inventiva. L’idea, comunque, non ricevette il brevetto per “mancanza di inventiva”.
Nel 2001, però, dal Giappone arrivò la notizia della produzione di angurie quadrate, che suscitò grande clamore mediatico. Insomma, l’idea di Feroldi, dall’altra parte del mondo, è stata rivalutata e di sicuro più apprezzata.