I Capperi di Sicilia rappresentano una vera e propria eccellenza della regione; un tipo, in particolare, è il fiore all’occhiello del territorio siciliano, nello specifico delle Eolie: il cappero di Salina.

Scopriamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere su questo gustoso bocciolo.

 

Caratteristiche del cappero di Salina

Il cappero (nome botanico: Capparis Spinosa) è un arbusto sempreverde della macchia mediterranea tipica dell’arcipelago eoliano, che è diventato nel tempo una delle più importanti realtà produttive, soprattutto per l’isola di Salina.

Della pianta del cappero si mangiano i boccioli, ovvero i capperi, ma anche i frutti, denominati cucunci, caratteristici per la loro lunghezza. Sia il cappero che il cucuncio solitamente si conservano sotto sale, sott’olio e sotto aceto.

Il Cappero di Salina è, tra i capperi siciliani, quello più profumato, compatto e saporito; se ne distinguono due varietà: la Nocella, che è la più diffusa, e lo Spinoso.

 

Capperi

Capperi

 

Benefici del cappero di Salina

Il cappero di Salina è in primo luogo un efficace antiossidante, essendo ricco di sostanze denominate flavonoidi; queste ultime, oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi e a proteggere i vasi sanguigni, sono anche in grado di intervenire sui processi infiammatori dell’organismo. Inoltre, grazie alla capparirutina, il cappero è anche un efficace diuretico.

 

Cappero di Salina: raccolta e produzione

La raccolta dei capperi ha luogo dalla fine del mese di maggio fino alla fine di agosto e si effettua ogni 10 giorni. Generalmente la raccolta si realizza all’alba e dopo le 17,30, in modo tale da evitare le ore più calde. Una volta raccolti, i capperi vengono collocati su teli di juta in un ambiente fresco, in modo tale che non sboccino.

Successivamente, si effettua la salatura con il sale marino grosso all’interno di appositi fusti. Nei giorni successivi, i capperi vengono travasati da un fusto all’altro e rimescolati, al fine di evitare che l’azione combinata di sale e calore ne comprometta la consistenza e la bontà. Trascorso un mese i capperi sono pronti per la vendita e il consumo.

La produzione del cappero di Salina ha conosciuto un graduale declino a partire dagli anni ottanta, per una serie di svariate ragioni:

  • la concorrenza del cappero proveniente dalle regioni del Nord Africa;
  • l’elevato costo della manodopera;
  • la presenza di nuovi parassiti.

 

 

La festa del cappero di Salina

La festa del cappero di Salina si tiene ogni anno la prima domenica di giugno. La suggestiva location di questo attesissimo evento è la piazza di Sant’Onofrio in località Pollara, da cui si gode di un incantevole panorama.

Durante la manifestazione è possibile assaggiare una vasta gamma di preparazioni a base di capperi di Salina e di altri prodotti tipici del territorio. Si pensi, ad esempio, alla celebre Malvasia, al vino locale e alle conserve. In occasione di questa sagra, numerosi professionisti del settore, ma anche semplici cittadini, cooperano per realizzare pietanze succulente da proporre ai visitatori, al fine di celebrare il cappero di Salina con tutti i crismi.

Ricordiamo, infine, che un piacevole accompagnamento musicale fa da sottofondo a questa sagra dei sapori e della bellezza.