La viticoltura abruzzese ha origini molto remote: le prime testimonianze della presenza del vitigno in Abruzzo risalgono già nel 1700. Il Montepulciano d’Abruzzo prende il nome dal vitigno da cui deriva e non va confuso con il Nobile di Montepulciano che, invece, deve il suo nome al luogo di provenienza, ossia il comune di Montepulciano, in Toscana.
Il Montepulciano d’Abruzzo da solo rappresenta circa l’80% del totale dei vini a denominazione prodotti in Abruzzo ed è tra i primi tre vini DOC prodotti in Italia. Nel 2007 è stato il primo vino italiano della categoria DOC per produzione.
La Denominazione di Origine Controllata risale al 1968. Rappresenta un importante riconoscimento che comporta alcune ristrettezze nella produzione, al fine di tutelare la sua qualità, così come nelle metodologie di coltivazione. Per controllare l’unicità e il rispetto dei requisiti caratteristici del vino abruzzese, è stato istituito il Consorzio per la Tutela dei vini d’Abruzzo, associazione costituita da agricoltori e produttori dei migliori vini della regione che lavora per la tutela e la valorizzazione del territorio e dei suoi migliori prodotti.
Zona di produzione
Coltivato prevalentemente nelle Marche, in Abruzzo e in altre regioni del centro-sud, il Montepulciano d’Abruzzo rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo e proviene dal vitigno dal nome Montepulciano. La sua origine è quasi certamente abruzzese, in particolare la provincia di Pescara.
SCHEDA TECNICA
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