Frutto pregiato e antico, apprezzato per i suoi valori nutrizionali sin dai tempi dell’antica Grecia e anche ai tempi di Catone – che ne consigliava la coltura negli orti cittadini di Roma – la nocciola del Piemonte è una delle eccellenze italiane. Viene coltivata nel basso Piemonte (tra Cuneo, Asti, Alessandria) e negli spettacolari paesaggi dell’Alta Langa, patrimonio Unesco dal 2014, proprio come altri prodotti simboli di quel territorio quali il Tartufo Bianco d’Alba e i grandi vini rossi del Barolo.

La nocciola è una varietà IGP che ha una grande importanza nell’economia e nella produzione dolciaria italiana. Non è un caso che ad Alba abbia sede una delle industrie di prodotti di dolci tra i più importanti al mondo, la Ferrero, resa famosa per il suo prodotto principale: la Nutella.

La storia della nocciola del Piemonte nasce con il blocco commerciale imposto da Napoleone con il mercato inglese: per continuare a realizzazione dei dolci raffinati, i pasticceri torinesi iniziarono a sostituire parte del cacao con la Nocciola Tonda Gentile delle Langhe. La miscela diede vita alla Gianduja, così denominata in onore alla maschera di carnevale torinese.

Caratteristiche della Nocciola del Piemonte

La nocciola del Piemonte è prodotta tra agosto e settembre, ma commercializzata tutto l’anno – sia con il guscio che senza – come frutta secca o sotto forma di farina o di olio.

Le caratteristiche tecniche e organolettiche che rendono la nocciola piemontese tra le più pregiate sono:

  • la forma tonda del frutto, facile da sgusciare meccanicamente;
  • il guscio sottile, per una buona resa del prodotto;
  • l’aroma dal sapore delicato;
  • la polpa molto croccante, dal tenore dei grassi limitato e quindi dalla buona conservabilità;
  • il sottile rivestimento che avvolge il seme, detto perisperma, facilmente asportabile dopo la tostatura.

Queste peculiarità fanno sì che alla Nocciola del Piemonte sia attribuita la certificazione di indicazione geografica protetta definendola, per qualità e autenticità, come la migliore al mondo. Significativa è la tutela di questo prodotto da parte del Consorzio Tutela Nocciola Piemonte (con sede a Bossolasco, in provincia di Cuneo), che ne ha la responsabilità dal 1993, oltre a promuoverla e proteggerla, rendendo così un servizio alla comunità agricola, ai consumatori e anche a pasticceri e gelatieri.

Le società che fanno parte dell’associazione di produttori “Nocciola del Piemonte“, oltre ai coltivatori, sono anche produttori che esportano in tutto il mondo, soprattutto in Francia, Inghilterra, Germania, Russia e Stati Uniti. Inoltre, negli ultimi anni si è registrato un aumento delle esportazioni verso i mercati arabi e quello cinese.

 

 

Alcuni prodotti realizzati con la Nocciola Piemontese

Alcune qualità di prodotto realizzate con la nocciola del Piemonte sono innanzitutto le creme preparate con la nocciola pura, con il cioccolato (gianduja o simil Nutella) o con il miele d’acacia. Nelle vetrine delle pasticcerie locali spesso troviamo esposte le nocciole ricoperte da uno strato leggero di cioccolato fondente o da un velo di zucchero croccante, detti “Brutti ma Buoni”. Sovrana indiscussa delle pasticcerie piemontesi è, senza ombra di dubbio, la torta con la nocciola, detta anche “Nocciolona“. Nella lista dei prodotti tipici dolciari sono da includere anche i “Baci di dama“. Un cenno è d’obbligo anche all’olio di nocciola, che viene utilizzato non solo in cucina (per trovare nuovi abbinamenti e ricette, grazie alla ricchezza di acidi grassi essenziali) ma anche in alcune terapie naturali e, dulcis in fundo, come semilavorato per la preparazione del gelato.