Il peperone di Carmagnola, conosciuto anche come Bragheis, è considerato una vera e propria eccellenza gastronomica del Piemonte. Questo prodotto IGP (Indicazione geografica protetta) può essere di colore rosso acceso o giallo intenso e si contraddistingue per la sua elevata qualità, per la genuinità e per il basso contenuto di sodio rispetto alle altre varietà.
Dove e quando viene coltivato
Il peperone di Carmagnola è un ortaggio che si coltiva in aree pianeggianti caratterizzate da terreni sabbiosi e senza l’impiego di concimi chimici. La semina avviene nel periodo compreso tra dicembre e aprile, mentre i trapianti hanno luogo nel mese di febbraio per gli ortaggi collocati sotto tunnel e nel mese di maggio per quelli coltivati in campo. La raccolta a mano di questo ortaggio ha luogo, invece, intorno alla fine del mese di luglio e si protrae fino a ottobre.
Le origini del peperone di Carmagnola
Il Peperone di Carmagnola ha fatto la sua comparsa all’inizio del XX secolo nell’omonima cittadina piemontese; da allora, ha cominciato a essere coltivato anche nelle aree limitrofe, riscuotendo un enorme successo tra gli operatori agricoli e tra la popolazione. A partire dalla Seconda guerra mondiale in poi, esso è divenuto un prodotto cruciale per l’economia locale.
Oggi, come dimostrano manifestazioni, eventi e fiere esso è divenuto a buon diritto simbolo indiscusso della gastronomia tradizionale piemontese.
Le principali varietà del peperone di Carmagnola
Le principali varietà del peperone di Carmagnola sono 5:
1) il peperone quadrato (in questa variante il peperone di Carmagnola presenta una forma cubica e quattro punte);
2) il peperone quadrato allungato (presenta dimensioni inferiori al precedente ed è caratterizzato da una buccia piuttosto spessa, che si asporta facilmente dopo la cottura. Al momento rappresenta il 70% della produzione totale del peperone di Carmagnola);
3) il Corno o Lungo (presenta una forma allungata, simile a quella di un corno. La polpa di questa tipologia si caratterizza per un sapore dolce e croccante);
4) il Trottola (in questo caso, il peperone presenta una forma a cuore, con una piccola punta che lo rende simile a una trottola);
5) il Tomaticot (presenta una forma tondeggiante e leggermente schiacciata ai lati, proprio come un pomodoro; la polpa risulta essere croccante e il gusto è molto delicato. Questa varietà è quella più indicata a essere conservata sotto vetro).
Peperone di Carmagnola in cucina
Le ricette enogastronomiche tradizionali propongono di cucinare il peperone di Carmagnola in bagna càuda o caoda (letteralmente salsa calda), a base di aglio, olio, burro e latte; così condito, il peperone di Carmagnola viene servito come contorno di carni arrostite o al forno. Il peperone, inoltre, può essere farcito con carne macinata, erbe aromatiche e uova. Lo si può abbinare a una gustosa preparazione a base di crostacei, oppure può essere mangiato crudo, condito con il pinzimonio. È anche possibile farlo appassire sulla brace o nel forno: dopo aver rimosso la pelle, lo si condisce con olio, aglio e sale e lo si porta in tavola. Il peperone di Carmagnola è buonissimo pure sott’aceto, sott’olio o in versione agrodolce.
La fiera del peperone di Carmagnola
La Fiera del Peperone di Carmagnola, che fa circa 250 mila visitatori ogni anno e che ospita circa 220 stand, è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano questo ortaggio. In questa occasione, il comune di Carmagnola organizza concerti in piazza, laboratori di cucina, eventi culturali e percorsi artistici.