La pompia, nota anche come Citrus monstruosa, è un agrume sardo che viene coltivato nei comuni di Siniscola, Posada, Torpè e Orosei. Si tratta di un frutto raro e particolare che viene sfruttato sia per le sue proprietà benefiche sia per realizzare una vasta gamma di dessert e altre preparazioni, come il celebre liquore di pompia.

Scopriamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere su questo prodotto tipico.

 

Caratteristiche della pompia

La pompia è una varietà di limone dalla forma tonda e un po’ schiacciata che cresce esclusivamente in Sardegna e, in particolare, nei territori di Siniscola, Posada, Torpè e Orosei. Questo limone “mostruoso” (può arrivare a pesare 1 chilogrammo) è di colore giallo, ma quando matura tende al color ambra; la sua scorza è spessa, rugosa, bitorzoluta e irregolare. Va rilevato, inoltre, che la sua polpa è molto succosa, ma il sapore è decisamente acido: essa, pertanto, non può essere mangiata, ma viene utilizzata per lucidare il rame o l’argento. Ad ogni modo, la parte più sfruttata di questo agrume in cucina è l’albedo, ovvero lo strato interno che si trova sotto la scorza, dal caratteristico colore bianco.

L’olio essenziale che si ricava dalla pompia, invece, viene impiegato per contrastare diversi disturbi a carico dell’apparato genitale femminile, del sistema digerente e di quello respiratorio.

 

 

Le origini della pompia

Non sono certe le origini della pompia; tuttavia, si ipotizza che essa sia nata da un incrocio naturale tra diversi agrumi (probabilmente il cedro, il limone e il pompelmo) in epoca medievale.

La prima testimonianza scritta dell’esistenza della pompia risale al diciottesimo secolo: il botanico di Sassari Andrea Manca Dell’Arca, parlando dei frutti tipici della sua regione, cita la pompia, indicando come luogo di coltivazione Milis, in provincia di Oristano.

Il vero e proprio boom della pompia si è avuto tuttavia soltanto negli anni Novanta del secolo scorso, quando è stato avviato un progetto di agricoltura per finalità sociali nell’area di Siniscola. Nel 2004, poi, 5 produttori hanno istituito a Siniscola il Presidio Slow Food della Pompia, finalizzato a tutelare questo benefico e raro agrume che costituisce un mirabile esempio di biodiversità del territorio sardo.

 



 

Prodotti realizzati con la pompia

La pompia viene utilizzata in numerose e gustose preparazioni culinarie. Con l’albedo dell’agrume, ad esempio, si realizzano dei deliziosi dolci tradizionali.

Le ricette più celebri a base di pompia della enogastronomia sarda sono la Sa pompia intrea, la S’Aranzata, la marmellata e il liquore di pompia.

 

 

Sa pompia intrea

La Sa pompia intrea è una gustosa torta realizzata con pezzetti dell’agrume, con le mandorle sgusciate, con miele millefiori e con piccoli pezzettini di confetti multicolor; la torta, preparata per lo più in occasione dei matrimoni, solitamente si taglia in fette romboidali e si serve su foglie di arancio oppure di limone. La sa pompia intrea va accompagnata con della buona vernaccia di Oristano o in alternativa con un gustoso bianco secco. Questa preparazione è stata ricordata dalla celebre autrice sarda Grazia Deledda nell’opera “La chiesa della solitudine” e precedentemente nel dizionario ottocentesco dell’Angius-Casalis.

 

S’Aranzata

La S’Aranzata è un dolce che si realizza con l’agrume caramellato e le mandorle dolci.

 

Marmellata di pompia

Molto buona è anche la marmellata di pompia, caratterizzata da un gradevole retrogusto amarognolo: la soluzione ideale per una colazione sana e nutriente.

 

Liquore di pompia

La scorza della pompia, infine, si utilizza per preparare un ottimo liquore (licore de pompia), che è consigliabile servire freddo e che è molto apprezzato per le sue capacità digestive.