Il radicchio di Treviso è un prodotto della terra salutare e ricco di benefici: si tratta, infatti, di un efficace diuretico che favorisce la motilità intestinale ed è ricco di preziosi sali minerali (potassio, rame, sodio, fosforo, calcio e magnesio) e di gruppi vitaminici. Inoltre, il radicchio in genere è anche un ottimo rimedio anti-age: essendo ricco di sostanze antiossidanti, è in grado di contrastare il processo di invecchiamento cellulare. Trattandosi infine di un alimento ipocalorico, il radicchio è anche un ottimo alleato per coloro che desiderano smaltire i chili di troppo.

Radicchio di Treviso

Caratteristiche del radicchio di Treviso

Il radicchio di Treviso si contraddistingue per il colore rosso attraversato dalle caratteristiche striature bianche, per la croccantezza e per il sapore piacevolmente amarognolo.

Tutte le varietà di radicchio rosso di Treviso, lo ricordiamo, vengono coltivate in particolari aree della provincia di Treviso, Padova e Venezia, che sono tutte caratterizzate da terreno argilloso. Nei medesimi luoghi si svolgono anche la lavorazione e il confezionamento dell’ortaggio stesso.

Nel 1996 questo delizioso prodotto ortofrutticolo ha ottenuto il marchio IGP, ovvero il riconoscimento di indicazione geografica protetta; contestualmente fu istituito il Consorzio a tutela del Radicchio Rosso di Treviso e del Variegato di Castelfranco.

 

Radicchio di Treviso

 

La nascita del radicchio di Treviso

Secondo la leggenda, la nascita del radicchio di Treviso è dovuta a un uccello che aveva trasportato il seme della pianta presso il campanile di una chiesa ubicata in un paesino in provincia di Treviso; i frati della chiesa avrebbero poi coltivato il seme con amore, dando il via alla tradizione del celebre radicchio.

Alcune testimonianze iconografiche rilevano la presenza del radicchio nell’area di Treviso a partire dalla metà del sedicesimo secolo, mentre le tecniche di lavorazione furono messe a punto nell’Ottocento dal vivaista belga Francesco Van De Borre.

La consacrazione di questo squisito ortaggio avvenne nel 1900, quando l’Associazione Agraria Trevigiana realizzò una mostra a esso dedicata presso il Palazzo della Ragione a Treviso.

 



 

3 tipologie di radicchio di Treviso

Sono tre le tipologie di radicchio di Treviso esistenti:

  • il tardivo (la varietà più pregiata);
  • il precoce;
  •  il variegato di Castelfranco.

 

Radicchio tardivo di Treviso

Il radicchio tardivo di Treviso si contraddistingue per i germogli regolari e omogenei e per le foglie lunghe e dalla forma ovale. Questo particolare tipo di radicchio, prima di essere immesso sul mercato, viene sottoposto a una serie di accurate lavorazioni manuali che lo rendono un ortaggio di grande prestigio.

 

Radicchio rosso di Treviso

Il radicchio di Treviso precoce presenta foglie più grosse, un sapore più amaro rispetto al tardivo e una consistenza meno croccante.

 

Radicchio variegato di Castelfranco

Il radicchio variegato di Castelfranco, infine, si ottiene dall’incrocio tra il radicchio di Treviso e la scarola. Si caratterizza per il colore bianco crema e per il gusto particolarmente delicato, che ben si adatta a preparazioni culinarie particolarmente raffinate.

Preparazioni culinarie con il radicchio rosso di Treviso

 

Il radicchio di Treviso, date le sue caratteristiche, si presta a essere l’ingrediente di una vasta gamma di preparazioni culinarie che variano dagli antipasti ai dessert. Si pensi, ad esempio, al cuore di radicchio rosso di Treviso fondente, al Morlacco del Grappa, al classico risotto con provola e radicchio rosso di Treviso, al radicchio rosso alla piastra con pancetta e pepe rosa, alle tagliatelle alla castellana con bastoncini di sedano di rapa oppure alle gustose crespelle farcite con speck, radicchio rosso di Treviso e fontina.