L’amore per la cucina, tramandato di generazione in generazione, e la passione per il buon cibo: questi due ingredienti, abbinati a una grande ambizione e al coraggio di osare e rinnovare le ricette tipiche della propria regione, permettono di ottenere grandi risultati anche lontano da piatti e fornelli.

È utilizzando il linguaggio tanto caro a noi amanti della cucina che introduciamo la storia di Marco Visciola, chef del ristorante gourmet Il Marin, uno dei posti più rappresentativi di Eataly Genova.

Marco è uno chef eclettico: sa preservare e al tempo stesso innovare le ricette liguri tradizionali, rendendole gustose e moderne. La sua cucina può vantare grandi successi culinari e collaborazioni professionali importanti.

Abbiamo intervistato Marco Visciola, curiosi di conoscere la sua storia e proporla anche a voi amati lettori.

Il Marin di Eataly Genova. Chef Marco Visciola

Il Marin di Eataly Genova di Marco Visciola

 

Salve Marco, benvenuto su Italian Food experience. Oggi sei al timone del “Il Marin di Genova”: da dove nasce la tua passione per la cucina?

Ho appreso l’amore per la cucina da mio nonno Giovanni, che era un cuoco legatissimo alla tradizione ligure. “Personal chef” ante litteram, cuoco di banchetti e a domicilio, mi coinvolgeva sempre nelle sue avventure. Da lui ho imparato i sapori veri che mi sono rimasti nella memoria.

 

La situazione che stiamo affrontando come ha cambiato il tuo modo di lavorare?

Sicuramente mi ha permesso di conoscere ancora più a fondo la clientela del ristorante, cercando soluzioni per andare incontro alle varie esigenze (per esempio con il delivery o con i menù a tema come quello del tartufo) e mi ha lasciato tempo libero, che non ho mai avuto, e che ho dedicato a me stesso – studiando, approfondendo la conoscenza di vari fornitori e dei loro prodotti, facendo sport – e insieme ad altri – preparando pasti per gli operatori sanitari e ideando, insieme ad amici, Zenasporto, una sorta di start-up nata durante il primo lockdown che ruota attorno al concetto per cui l’unione fa la forza; ci siamo messi al servizio, in maniera completamente gratuita, della città e delle sue attività, attraverso una rete operativa, pubblicitaria e logistica.

Quanto importante ritiene sia, oggi, la comunicazione digitale per la sua attività?

È fondamentale! Ti permette di comunicare nell’immediato con i tuoi target di riferimento, coinvolgerli nelle iniziative. Non siamo ancora molto attivi su questa parte, ma è di sicuro uno degli obiettivi per l’anno prossimo.

 

In questo particolare periodo urge un po’ di dolcezza.  Cosa hai proposto durante il Natale 2020?

Abbiamo ideato la ChristMAsRIN Collection, un piccolo itinerario gustativo attraverso alcune eccellenze del territorio.

Tre tipologie di panettoni, realizzati in collaborazione con il pasticcere Andrea Zino, della storica pasticceria Canepa 1862 di Rapallo (GE): ingredienti naturali e  impasti sottoposti a 36 ore di lievitazione per soddisfare tutti i gusti: si va dal panettone tradizionale con uvette e canditi a quello più goloso con crema di nocciole liguri, per finire con il panettone con olive taggiasche e chinotto candito.

Abbiamo proposto anche la crema fondente alla nocciola ligure e antiche spezie genovesi, in collaborazione con il brand “Il Parodi”, creato da Andrea Parodi, della Parodi Nutra di Campomorone (GE).

Altra grande proposta si è rivelata l’olio extra vergine di oliva Monocultivar Taggiasca, di un produttore d’eccellenza qual è l’azienda ROI della famiglia Boeri, di Badalucco (IM).

Ci incuriosisce molto il panettone “made in Liguria”: parlaci un po’ di questo prodotto così originale.

Il panettone con olive taggiasche e chinotto candito ha un impasto delicato e aromatico, una contaminazione ligure dove il twist dato dall’aroma del chinotto candito è il connubio perfetto per il retrogusto amarognolo delle olive taggiasche, sorprendendo il palato.

 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Continuare a fare sempre meglio! Con l’obiettivo, ambizioso, di portare Genova e la Liguria alla ribalta.