L'interno di Pescaria a Polignano a Mare

Pescaria: da Sud a Nord, il primo fast food ittico italiano

9/07/2018 | Storie, Puglia

Pescaria è il primo fast food ittico italiano, situato nel cuore di Polignano a Mare, a circa 35 km da Bari; un piccolo paese che racchiude un poetico scenario mozzafiato: l’azzurro del mare, il bianco delle case, le coste frastagliate e l’odore di cibo che si dipana nei vicoli del centro storico (ne parliamo in uno dei nostri itinerari).

 

 

Sono passati circa tre anni di attività e l’obiettivo di Pescaria è rimasto lo stesso, ossia quello di valorizzare il pescato locale e proporre un nuovo modo di consumarlo: rapido, informale ma creativo e di qualità. Grazie al costante lavoro svolto e all’ottima materia prima, l’attività conquista, giorno dopo giorno, pareri positivi e punta sempre più al successo.

Dalla tranquilla e soleggiata Polignano, Pescaria raggiunge la grande e caotica Milano. Qui, l’idea è quella di raccogliere una sfida con le consuetudini milanesi, presentando una valida alternativa a sushi, sashimi e moda del crudo. A suon di ricette tradizionali pugliesi. Il locale ospita circa 80 coperti, senza servizio: ordinazione in cassa, una breve attesa e poi ritiro al banco. Con l’idea di implementare il consumo mordi e fuggi al bancone, con una proposta di tramezzini, tortini e frise.

Abbiamo intervistato Domingo Iudice, founder di Pescaria, per conoscere meglio la proposta del primo fast food ittico in Italia.

Ciao Domingo, come è nata l’idea di creare un fast food ittico?

L’idea di Pescaria è nata nel 2014 dall’incontro di Pescheria lo Scoglio e Brainpull, rispettivamente nelle persone di Bartolo L’Abbate e mia. Dalle nostre idee è nato il concetto di un fast food ittico, il cui nome è stato scelto e votato direttamente dagli utenti.

Quanti e chi sono i collaboratori che hanno un ruolo rilevante a Pescaria?

Io e Bartolo siamo gli amministratori delegati delle società che partecipano a Pescaria. Sin dall’inizio Lucio Mele, lo chef Executive, ha fatto parte del team che oggi è a capo di Pescaria. Un team che, nel tempo, si è allargato: attualmente contiamo oltre 100 dipendenti.

Pescaria, pesce crudo by Scattidigusto

Pescaria, pesce crudo by Scattidigusto

Che tipo di innovazione proponete al mercato?

Proponiamo un nuovo modo di mangiare il pesce di qualità, crudo e cotto, senza fronzoli e con servizio fast food. Le ricette sono sempre diverse, fresche e innovative, e ruotano intorno al prodotto ittico. Dai carpacci si passa alle tartare, arrivando infine ai panini, pezzo forte del menù. Recentemente, Lucio ha introdotto gli spaghettoni di mare: cacio, pepe e cozze o aglio, olio e pesce. Insomma, un luogo tanto semplice quanto inedito, al netto delle 50 e più attività nate con l’intento di replicare la nostra proposta.

Il primo locale è nato a Polignano; a seguire quello di Milano. Qual è la prossima città in cui aprirete?

Puntiamo a Roma, Bologna, Torino, Napoli e Firenze. Ma siamo aperti a location superiori ai 200 mq, con canna fumaria, in zone centrali ma non obbligatoriamente in strade principali.

A Polignano l’uso del pesce è una carta vincente, dato che il paese sorge in una zona costiera. Milano, invece, è lontana dal mare: quali sono stati i risultati ottenuti finora?

Milano ha risposto con un successo strepitoso. Più di quello di Polignano. Prima di tutto perché Milano è la più grande città della Puglia. Secondo, perché a Milano non è semplice mangiare il pesce, anche perché spesso talune specie sono difficili da reperire (come gli allievi, per esempio).

Quali differenze siete riusciti a rilevare nelle abitudini alimentari e nei gusti dei vostri clienti del Nord rispetto a quelli del Sud?

I Milanesi o comunque le persone che vivono a Milano hanno un consumo più moderato: in Puglia, oltre al panino, si condivide sempre una fritturina e si mangia una frisa dello chef o qualche tapas dal banco del giorno. Su Milano le consumazioni sono più moderate. Una cosa è certa: in Puglia siamo più galanti. E gli uomini offrono quasi sempre. Qui a Milano, sono più frequenti i casi contrari.

Avete portato un po’ di sole pugliese in Lombardia: possiamo dire lo stesso per le materie prime?

Certo, ogni giorno portiamo pesce, pane, ortaggi e latticini dalla Puglia. È uno sforzo che merita e ripaga.

Qual è il piatto e/o panino più gettonato?

Il panino al tonno e il panino al polpo, che abbiamo anche certificato presso L’Accademia del Panino Italiano.

Quanti panini e piatti avete preparato nel 2017?

Facciamo prima a dire che, in ogni punto vendita, accogliamo mediamente 400 persone al giorno.

A cosa pensate dobbiate il vostro successo?

All’autenticità di un menù semplice e lineare, a una comunicazione efficace e a una materia prima di qualità. Insomma, ciò di cui ci occupiamo rispettivamente  Lucio, io e Bartolo

Cosa avete in serbo per il 2018?

Abbiamo appena aperto in Via Solari, a Milano. Il resto… lo scoprirete.

Insomma, Pescaria ci insegna che, qualunque sia il luogo, se il cibo è di qualità, piace sempre a tutti.