Ogni anno aumentano le persone che escludono il glutine dalla propria dieta alimentare a seguito patologie e/o intolleranze. Attenzione, però: la tolleranza al glutine è diversa da persona a persona e deve essere verificata con prudenza.
Intolleranze al glutine, celiachia e contaminazione accidentale
Le intolleranze al glutine sono così diverse da persona a persona per un motivo preciso: questo elemento è un composto proteico presente in diverse varietà di cereali e la tipologia di intolleranza varia a seconda del cereale consumato (frumento, orzo, farro, segale, kamut e triticale). Ad esempio, la sensibilità al glutine e al frumento è accompagnata, secondo numerosi studi, da un’ipersensibilità nei confronti di determinati componenti del frumento, senza però che sia stata diagnosticata un’allergia o la celiachia: nel primo caso, si segue una dieta senza glutine per un determinato periodo di tempo; per la celiachia, invece, l’eliminazione del glutine è a vita perché classificata come malattia cronica che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti e colpisce circa l’1% della popolazione.
In Italia, secondo il ministero della Salute, si calcola quasi 200mila persone affette da celiachia. Un dato probabilmente sottostimato, poiché si sospetta che a molte persone la malattia non sia stata ancora diagnosticata. Attualmente, l’unica terapia efficace è seguire – per tutta la vita – una dieta con alimenti senza glutine, cioè senza quei cibi che, secondo la normativa europea, non devono contenere più di 20 mg/Kg (o ppm = parti per milione) di glutine.
A volte non è sufficiente utilizzare materie prime naturalmente prive di glutine, ma è necessario anche che il prodotto non subisca contaminazioni con il glutine durante tutte le fasi del processo produttivo, dalla lavorazione, confezionamento alla cottura. Esistono, dunque, diversi tipi di contaminazione accidentale, che consistono in un’aggiunta involontaria di glutine in alimenti pronti al consumo, in quantità al limite della rilevabilità.
Amg 714: caratteristiche e benefici
Un recente studio condotto in Finlandia – i cui risultati saranno disponibili a breve – ha visto impegnati molti ricercatori della University of Tampere che, nel loro studio, hanno creato un nuovo farmaco sperimentale chiamato Amg 714. È stato dimostrato che esso è in grado di proteggere i pazienti celiaci dall’esposizione involontaria al glutine. I celiaci seguono una dieta priva di glutine; ciò nonostante, essi sono comunque esposti a pericolose quantità nascoste di questa sostanza, derivanti probabilmente da contaminazioni degli alimenti.
Il nuovo farmaco Amg 714 è stato studiato per offrire una protezione contro la contaminazione che può avvenire durante il processo di lavorazione, imballaggio e cottura degli alimenti.
L’autore dello studio condotto in Finlandia, il dottor Francisco Leon, assieme al suo team di ricercatori, ha dimostrato che l’anticorpo Amg 714 è in grado di bloccare l’interleuchina 15, un importante mediatore della celiachia, riducendo così il numero di sintomi, come dolore addominali, diarrea e stanchezza cronica.
La ricerca ha evidenziato che il farmaco non previene completamente le lesioni delle mucose intestinali dovute all’ingestione del glutine nei pazienti celiaci, ma riduce notevolmente l’infiammazione intestinale. Tuttavia, durante la fase di sperimentazione non sono stati registrati effetti collaterali dovuti dal farmaco, se non dove è stata fatta l’iniezione sottocutanea per la somministrazione dell’anticorpo Amg 714.
Alla luce di quanto detto, ancora oggi alcuni celiaci, che seguono una dieta priva di glutine, continuano ad avere un’infiammazione o un danno della mucosa intestinale, poiché ingeriscono inconsapevolmente piccole quantità di glutine derivanti per lo più da contaminazioni accidentali. Per questo, la ricerca finlandese ha ideato questo nuovo farmaco sperimentale che aiuta a prevenire le conseguenze del glutine nascosto.