Il Biferno è uno dei vini più pregiati del Molise. Nel 1983 ha ottenuto la denominazione di origine controllata; successivamente, nel 2006, è stato deliberato un nuovo disciplinare, per cui si può parlare di un DOC nuovo, anche se basato su una legislazione già esistente.
Il suo nome deriva dal Biferno, il principale fiume del Molise, già conosciuto in epoca romana come Tifernus e descritto da Plinio e Mela: il nome attribuito a tale fiume deriva dalla particolare conformazione a “due bocche”, originatasi nel territorio di Boiano.
Nelle campagne intorno a Campobasso sono coltivati i vigneti che danno origine al Biferno, nelle sue tre versioni Bianco, Rosso e Rosato (anche nella versione Riserva). Il vitigno principale per la produzione del Biferno è il Montepulciano, a cui si affianca l’Aglianico e altri vitigni scuri. In particolare, l’Aglianico ha una produttività abbondante, predilige i terreni di origine vulcanica ma si adatta a tutti i tipi di suolo, anche se è particolarmente sensibile al freddo. Per questa ultima caratteristica, il Biferno è stato recentemente piantato anche in Australia, dove il clima è particolarmente soleggiato e caldo.
LA ZONA DI PRODUZIONE
Le uve destinate alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata “Biferno” devono essere prodotte nei comuni di Campobasso, Campomarino, Colletorto, Mirabello Sannitico, Montenero di Bisaccia, Portocannone, Termoli, Rotello, San Giacomo degli Schiavoni e Tufara, tutti in provincia di Campobasso.