Il Brunello di Montalcino DOCG è un vino di Montalcino, una piccola frazione della provincia senese che si erge sulla cima di una collina e che ha la grande fortuna di avere sul suo territorio una delle più importanti e grandi coltivazioni di uva.
Questo vino, assieme al Barolo DOCG, è il più longevo vino italiano: la sua storia, infatti, inizia nel 1800 a Montalcino, grazie a Clemente Santi che cominciò degli studi sul vitigno Sangiovese, precisamente il Sangiovese Grosso, chiamato all’epoca dai produttori del posto “Brunello”, per via della colorazione bruna degli acidi.
Nonostante l’avvento di alte tecnologie in campo agricolo, la vendemmia per la produzione del Brunello è svolta ancora manualmente ed è fondamentale che i vitigni soddisfino caratteristiche ben precise, descritte nell’apposito disciplinare di produzione.
Inoltre, la qualità, la longevità e le caratteristiche del vino possono variare, anche sensibilmente, nelle singole annate, così come anche il prezzo può variare – anche di tanto – in base all’annata e ad altri fattori.
Essendo un vino toscano di qualità pregiata e rinomato a livello mondiale, ha un costo piuttosto alto.
Il Brunello è stato riconosciuto DOCG con DPR 01.07.1980 (GU 314 – 15.11.1980), recentemente modificato con DM 30.11.2011.
LA ZONA DI PRODUZIONE
Il territorio di produzione del vino Brunello di Montalcino comprende l’area del comune di Montalcino, in provincia di Siena, precisamente nella Toscana sud-orientale, a 40 chilometri a sud della città di Siena. Il territorio di produzione, che ha una superficie complessiva di 243,62 chilometri quadrati ed è delimitato dalle valli dei tre fiumi Orcia, Asso e Ombrone, assume una forma quasi quadrata, i cui lati misurano mediamente 15 chilometri.