Il caffè è la bevanda più amata al mondo, possiamo affermarlo senza esitazione.

Dal gusto deciso e aromatico, viene consumato così com’è o miscelato con latte animale o vegetale. Preso al mattino, il caffè ci aiuta a risvegliare corpo e sensi; durante le pause che ci concediamo durante la giornata, invece, ci aiuta a rinforzare la concentrazione.

Il caffè è composto da una miscela di aromi e un profumo unico irresistibile. Soprattutto quello italiano, rigorosamente ristretto ed espresso, presenta gusto e consistenza che, nel tempo, ha conquistato i palati di tutto il mondo.

 

Una tazza di caffè

Una tazza di caffè

 

Le origini del caffè

Nonostante sia un simbolo dell’Italia, soprattutto meridionale – Napoli ne è sicuramente la massima espressione del suo “culto” – il caffè non è un prodotto originario del nostro paese: la pianta è originaria dell’Abissinia ma esistono numerose leggende sulle sue origini e tutte ne indicano la comparsa per la prima volta in Arabia, all’epoca noto come qahwah (parola che in arabo classico indicava una bevanda prodotta dall’estratto di alcuni semi, dotata di effetti stimolanti ed eccitanti, tanto da essere usata come medicinale). Il nome caffè, invece, pare derivare dal turco quahvè.

Questa insostituibile bevanda nera è ottenuta per estrazione dei principi attivi dei semi verdi della pianta caffè. Esistono molte varietà di tale pianta, ma tutte derivando da due specie: caffè arabica e caffè robusta, dalle quali si ottengono le diverse miscele presenti in commercio.

 

Lavorazione del caffè: dal chicco alla polvere

Tuttavia, un caffè di buona qualità dipende da molti fattori, ad esempio dalla qualità del prodotto crudo (varietà, lavorazione, conservazione ecc.) e dal processo industriale adottato (torrefazione, successione lavorazione e conservazione del prodotto tostato).

La pianta di caffè è oggi coltivata in molti paesi: il suo frutto è una piccola bacca rossa simile a una ciliegia; la parte usata per la produzione del caffè è il seme contenuto nel frutto, per lo più in numero di due.

Per ottenere la polvere di caffè dal chicco occorre un processo di lavorazione complesso, che comprende diverse fasi: lavorazione del seme fresco (che è di color verdastro e privo di aroma), tostatura, macinazione e conservazione.

La fase più importante è di sicuro la torrefazione: in questa fase, infatti, i semi verdi privati della polpa  e dell’aroma raggiungono una temperatura di circa 200-220°C, con conseguenti trasformazioni chimiche che portano a una serie di composti volatili responsabili dell’aroma del caffè. La torrefazione è anche una delle fasi più delicate dell’intero processo di lavorazione del caffè, poiché la temperatura e il tempo di tostatura risultano essere  i principali fattori per la buona riuscita del prodotto finale.

 

Bacche di caffè

Bacche di caffè

 

Effetti benefici del caffè

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito il caffè una bevanda “Non nutritive dietary component” (Componente Dietetico Non Nutritivo, ossia un componente critico di una dieta ben bilanciata, che ha una funzione “accessoria”, come ad esempio l’acqua, le fibre – solubili e insolubili – e una miriade di molecole presenti negli alimenti vegetali e animali con funzioni ancora sconosciute),  in quanto in una tazzina sono presenti all’incirca 2 calorie.

Tuttavia, i  principali effetti benefici della bevanda sono dovuti al principale costituente del caffè, ossia la caffeina, da anni oggetto di studio anche in campo farmacologico. Già in passato sono state svolte numerose ricerche scientifiche per comprendere al meglio quali i benefici di questa amata bevanda.

Noi abbiamo elencato i principali effetti benefici del caffè nella lista seguente:

  • stimola la corteccia cerebrale, previene la fatica e aumenta il livello di concentrazione e la capacità di attenzione;
  • ha effetto sui reni, aumentando la diuresi.
  • aiuta la digestione in quanto stimola la secrezione gastrica e biliare, facilitando i movimenti della muscolatura intestinale;
  • stimola l’attività cardiaca, in quanto dilata i vasi sanguigni accelerando i battiti. Di fatto, alte dosi di caffè possono provocare tachicardia e aritmie;
  • alza la pressione (chi soffre di ipertensione, non dovrebbe eccedere con il consumo di caffè);
  • svolge un’azione dilatatrice dei bronchi, quindi nei soggetti asmatici potrebbe risultare benefica, sempre in dosi moderate;
  • riduce l’assorbimento di calcio e ferro. Pensate quindi, in dosi eccessive, quali possono essere le conseguenze, soprattutto per le donne in menopausa;
  • è un segnalatore di alcune patologie gastroenteriche e non la causa.

Effetti benefici del caffè

 

Una bevanda dal fascino indiscreto

In conclusione, possiamo affermare che questa antica bevanda ha sempre affascinato tutti, per il suo gusto avvolgente ed energico ma anche per le sue proprietà benefiche.

Grazie ai numerosi studi, passati e presenti, le opinioni, riguardo alla bevanda più consumata al mondo sono cambiate: sono emersi, seppur lentamente, tanti nuovi aspetti e proprietà di cui prima si ignorava l’esistenza.

In futuro, visti gli effetti benefici del caffè su alcune patologie, saranno utili ulteriori ricerche per comprendere le altre proprietà di questa bevanda ancora sconosciute; ciò che risulta chiaro è che un consumo giornaliero, consapevole e moderato, non risulta dannoso per la nostra salute.