Il Maiorchino, in siciliano Maiurchinu, è un pecorino molto rinomato che richiede un lungo processo di lavorazione. Questo prodotto, caratterizzato da un sapore intenso e piccante, ha fatto la sua comparsa nel Seicento ed è un alimento tipico della cittadina di Novara di Sicilia, in provincia di Messina.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul delizioso formaggio Maiorchino.
Le origini del formaggio Maiorchino
Non è possibile stabilire l’esatta data di nascita del formaggio Maiorchino; tuttavia si ipotizza che le sue origini risalgano al diciassettesimo secolo, all’epoca della dominazione spagnola e, in particolare, alla nascita della festa folcloristica della Maiorchina. Con il tempo, questo prodotto è divenuto celebre per la sua elaborata lavorazione artigianale, di cui già parla Carmelo Campisi negli anni Trenta nell’opera “Pecore e pecorino della Sicilia”.
Oggi questo formaggio viene prodotto in diversi comuni ubicati nel messinese, come Novara di Sicilia, Tripi, Montalbano, Mazzarrà Sant’Andrea, Basicò e Fondachelli.
Maiorchino: caratteristiche e lavorazione
Il Maiorchino di Sicilia rappresenta un’eccellenza della gastronomia italiana ed è un formaggio che richiede un lungo periodo di stagionatura (fino a 2 anni). Si tratta di un prodotto caseario a pasta compatta e pressata, caratterizzato da una crosta liscia e dura; esso, inoltre, si contraddistingue per il colore giallo paglierino che tende a scurire durante la stagionatura.
Questo formaggio viene realizzato con diverse tipologie di latte crudo: il bovino, l’ovino e il caprino. La foratura della pasta avviene poi con un particolare strumento denominato “minacino” che favorisce la contrazione della cagliata con conseguente fuoriuscita del siero; in seguito si effettua la salatura a secco del formaggio.
Il Maiorchino viene realizzato soprattutto in primavera: in tale periodo, infatti, il latte di pecora e quello caprino garantiscono una migliore resa. Le proporzioni di latte crudo sono più o meno le seguenti: latte ovino (60%), latte caprino (20%), latte vaccino (20%).
Il formaggio Maiorchino si caratterizza per il gusto particolarmente deciso e piccante: tale sapore si intensifica man mano che il periodo di stagionatura va avanti. Questo formaggio compatto e a pasta dura si sposa molto bene con alcuni vini rossi liquorosi della Sicilia, come la Malvasia dell’arcipelago eoliano e il Marsala.
La sagra del Maiorchino a Novara di Sicilia
La sagra che celebra il Maiorchino si svolge ogni anno durante i giorni di Carnevale a Novara di Sicilia. Nel corso della manifestazione, oltre alla degustazione del formaggio e dei vini tipici, si tiene anche il celebre Torneo del lancio del formaggio (la cosiddetta ruzzola): i partecipanti, che sono solitamente dei pastori, fanno rotolare le forme di Maiorchino, di peso compreso tra i 10 e i 18 chilogrammi, lungo un percorso prestabilito di circa due chilometri, che comprende anche la via principale del Paese. La competizione si conclude con la premiazione dei trionfatori e con la famosa “maccheronata” collettiva a base di salsiccia e Maiorchino grattugiato, che si svolge nella piazza del paese.
La produzione di Maiorchino è a rischio?
La complessa procedura di lavorazione del formaggio in oggetto ha messo a rischio la produzione stessa del Maiorchino, che risulta troppo costosa per i risultati ottenuti sul mercato. Proprio per tutelare questo prodotto dal rischio estinzione, è nato un Presidio Slow Food ad hoc. Quest’ultimo, in collaborazione con il Corfilac (Consorzio Ricerca Filiera Lattiero-Casearia) di Ragusa ha inteso supportare i casari, affinché non si limitino a produrre il Maiorchino esclusivamente su ordinazione: essendo un’eccellenza gastronomica del nostro Paese, deve essere valorizzata e rilanciata anche a livello internazionale.