L’uva da cui si ricava il Vermentino di Gallura è conosciuta e coltivata nei territori costieri mediterranei: dalla Spagna, Sardegna, Liguria e in molte altre isole. La sua origine è probabilmente spagnola.
Il nome, studiato dagli etimologi, si pensi deriva dal termine vermena, che nel Medioevo descriveva i ramoscelli giovani e sottili.
La sua comparsa in Sardegna è abbastanza recente, databile agli ultimi decenni del XIX secolo, con i primi impianti realizzati nella Gallura: in quel territorio, infatti, il terreno è ricco di sali minerali e ciò caratterizza maggiormente la personalità di questi vitigni.
Nonostante la sua coltivazione recente, il Vermentino in Sardegna è già noto come un autoctono: ciò è anche dovuto alla particolare metodologia di raccolta, in quanto la vendemmia è precoce e di fatto avviene intorno alla prima decade di Settembre, quando il frutto non è ancora molto maturo e risulta essere poco zuccherino, al fine di ottenere un vino meno dolce e più ricco di acidità e freschezza.
Oggi il vitigno è coltivato in 3000 ettari, ma l’interesse per per questo vitigno è in costante aumento.
LA ZONA DI PRODUZIONE
È un vino bianco prodotto in Sardegna, precisamente tutto il territorio dei comuni di Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigadas, Calangianus, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Palau, S. Antonio di Gallura, S. Teresa di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d’Agulto, Viddalba, in provincia di Sassari, e tutto il territorio dei comuni di Budoni e S. Teodoro, in provincia di Nuoro.
Questo territorio si trova nell’estremo lembo nord-orientale della Sardegna, denominato “Gallura”, area che si trova nella parte Nord orientale della Sardegna e che si estende quasi interamente nella provincia di Olbia-Tempio, con un’appendice territoriale in provincia di Sassari.