A Sasso Marconi comune nei cui pressi passa la Via degli Dei, precisamente poco fuori Bologna, sulla Via Porretana, è situato il Ristorante Marconi, gestito dai fratelli Aurora e Massimo Mazzucchelli.

Aurora gestisce la cucina in quanto chef mentre suo fratello cura e gestisce la sala.

Entrambi legati al ristorante, luogo che rappresenta una storia di famiglia iniziata nel 1983 e un tempo gestito dai genitori di Aurora e Massimo, oggi i fratelli Mazzucchelli hanno salde fra le loro mani le redini del ristorante, rinnovandolo non solo nel menù ma anche nella location; ogni giorno lavorano con entusiasmo e dedizione con un unico obiettivo: soddisfare coloro che vogliono provare un’esperienza, assaggiare un territorio e le sue eccellenze. Sasso Marconi, fra l’altro, si trova nei pressi della Via degli Dei, di cui abbiamo scritto qualche tempo fa.

Il ristorante Marconi ha ottenuto la prima stella dalla Guida Michelin nel 2008; successivamente, sono arrivati altri numerosi e importanti riconoscimenti dalle principali guide gastronomiche; il ristorante, inoltre, entra poi a far parte delle associazioni Jeunes Restaurateurs d’Europe, Le Soste e Chef To Chef.

Abbiamo intervistato Aurora Mazzucchelli, chef stellata ma prima di tutto “donna”. Una donna forte, coraggiosa e determinata, che con impegno e audacia ha saputo coltivare la sua passione per la cucina tanto da ottenere fama e successo nel panorama gastronomico.

 

 

Aurora Mazzucchelli, benvenuta a Italian Food Experience. Sei una chef stellata: quanto hai lavorato per raggiungere questo meritato riconoscimento, soprattutto in un ambiente dove la maggioranza dei tuoi colleghi è di sesso maschile?

Il mio è un percorso che inizia sin da piccina…Il mio babbo cuoco, la mia mamma sfoglina.

La passione per il cibo l’ho sempre avuta e con il tempo è diventata sempre più forte tanto da farla diventare il mio lavoro.

Il Ristorante Marconi nasce nel 1983 dai miei genitori, poi siamo subentrati io e fratello Massimo, che dirige la sala del ristorante. La nostra impronta di cucina contemporanea ci ha portati nel 2008 a prendere la nostra prima stella Michelin. Oggi festeggiamo il decimo anniversario della prima stella Michelin.

Le mie esperienze sono state molteplici. Ho lavorato al fianco di importanti chef come Herbert Hinter, Gaetano Trovato, Paolo Lopriore e lo chef basco Martin Berasategui. Ognuno di loro mi lasciato qualcosa. Mi hanno trasmesso valori, l’amore e la passione per questo lavoro. Il concetto di sacrificio, energia e rispetto.

 

Proporrai un menù particolare per la festa della donna nel tuo ristorante?

Non abbiamo un menù dedicato per la Festa della Donna. Abbiamo la nostra carta attuale e due percorsi degustazione, che il cliente può scegliere per scoprire la nostra idea di cucina.

 

Quale piatto prepareresti per una donna speciale (familiare, amica, ospite importante) e perché?

Come piatto per una donna speciale, che sia mia mamma, mia sorella o un’amica, cucinerei una pasta o un gnocco. Sì, una pasta fresca tipica del territorio bolognese. La pasta fresca richiama il concetto di casa, di cucina. Non vi passa per la mente l’immagine della mamma o della nonna in cucina con le donne della famiglia a preparare la pasta fresca? Un senso di sintonia, sinergia, condivisione e amore.

 

La torta mimosa è un dolce tipico di questo periodo. Da donna chef, cosa deve avere di speciale il dolce per la festa della donna?

La Torta Mimosa è un dolce che mi mette sempre allegria. Sarà per il colore! È una torta allegra: sì, mi piace definirla così! È un piatto che potrei, un giorno, pensare di rivisitare in una chiave contemporanea.

 

Oggi è molto in voga la professione del food blogger: da chef, cosa pensi di questa tendenza?

Penso che, come in tutti i settori, ci siano persone competenti, appassionate e motivate ma anche persone “finte”. Nel mondo dei Food Blogger ci sono persone con cui è bello avere uno scambio di opinioni. Ci sono figure interessanti, veramente appassionate e con conoscenza del settore ristorazione.

 

Le immagini sono state gentilmente concesse da Aurora Mazzucchelli.