Gli incontri che facciamo nella nostra vita, anche per motivi professionali, a volte possono davvero cambiare il nostro percorso, ispirandoci e facendoci proseguire su strade mai prese in considerazione prima di allora. La storia di My Cooking Box, start-up che propone food box contenente tutti gli ingredienti nelle giuste dosi per realizzare un ottimo piatto italiano a spreco zero, nasce proprio da un’ispirazione e dall’opportunità di trasformare semplici consigli in prodotti gastronomici.
Per conoscere meglio gli aneddoti, le idee e le visioni dietro a un progetto come My Cooking Box, abbiamo intervistato Chiara Rota, CEO di questa interessante start-up.

Il team di My Cooking Box
Ciao Chiara, benvenuta su Italian Food Experience. Com’è nata l’idea di creare la vostra start-up?
L’idea è nata circa tre anni fa, durante la mia precedente esperienza lavorativa in un’azienda del settore dell’automazione industriale, dove mi occupavo di logistica e produzione. Mi capitava spesso di incontrare clienti stranieri durante la pausa pranzo e, ogni volta, rimanevano stupiti della bontà dei nostri piatti, chiedendomi informazioni su come poterli replicare a casa o dove trovare gli ingredienti originali per prepararli. Spesso all’estero è difficile reperire le ricette ma ancor più gli ingredienti di qualità e di origine italiana: proprio da queste necessità è nata l’idea di creare un meal kit che contenesse al suo interno tutto ciò che serve per riproporre una ricetta regionale italiana, con zero sprechi e soprattutto dal risultato garantito.
Ci raccontate un aneddoto che ha segnato la nascita della start-up?
La prima ricetta che abbiamo testato e realizzato è stata quella delle Trofiette al pesto e pinoli tostati. Io e la mia socia Francesca abbiamo mangiato talmente tanto pesto tra un assaggio e l’altro che solo oggi, dopo tre anni, riusciamo a mangiarlo di nuovo.
Perché dovremmo provare My Cooking Box?
Perché, grazie a My Cooking Box, chiunque può vivere l’esperienza di cucinare come un grande chef. All’interno di ogni box, ci sono solo ingredienti di qualità accuratamente selezionati e tutti Made in Italy, che permettono di preparare un ottimo piatto regionale in modo semplicissimo, offrendo allo stesso tempo la possibilità di imparare tante curiosità sulla cucina e sugli ingredienti. My Cooking Box è quindi la soluzione ideale per tutti: per un turista che vuole regalare e regalarsi al suo rientro dall’Italia un souvenir gastronomico “evoluto”, per una coppia che lavora e ha poco tempo per fare la spesa e per cucinare, per chi decide di trascorrere il fine settimana nella propria casa vacanza senza dover trasferire l’intera dispensa di cucina e per tutti quelli che hanno l’esigenza di improvvisare un pranzo o una cena all’ultimo minuto. Inoltre, in tutte le box c’è un libretto che spiega i passaggi da seguire per realizzare la ricetta e la descrizione sulla provenienza degli ingredienti utilizzati in cinque lingue diverse (italiano, inglese, spagnolo, tedesco e francese). Infine, abbiamo realizzato anche dei video che mostrano come si cucina la box, disponibili sul sito ufficiale o sul canale Youtube di My Cooking Box.
In linea generale, come funziona My Cooking Box?
My Cooking Box è un cofanetto contenente al suo interno tutto tutti gli ingredienti nelle giuste dosi per cucinare un piatto con la ricetta di uno chef. Nella box ci sono solo ingredienti made in Italy e a lunga conservazione, per evitare sprechi e cucinare con comodità e semplicità quando si preferisce. È perfetta per tutti coloro che vogliono provare l’esperienza di cucinare come un vero chef, ma a casa propria.
Quali sono le box più richieste?
La box più richiesta è la ricetta toscana dei Pici toscani con tartufo e acciughe.
In questa attività innovativa, quali sono le risorse impiegate? E quali necessarie?
Per l’avvio di un’attività è fondamentale investire le risorse giuste, a partire da quelle economiche, fino ad arrivare alle persone che lavorano al progetto e il tanto tempo che dedicano per la sua realizzazione.
Nel caso di My Cooking Box, i primi fondi investiti sono stati i risparmi personali e il contributo economico di parenti e amici. Da qui, l’azienda ha iniziato a prendere concretezza e abbiamo iniziato a sentire sempre più il bisogno di un supporto esterno. Così, ad agosto 2016 abbiamo avviato la prima campagna di equity crowdfunding prefiggendo un budget di 50mila euro. La quota è stata raggiunta in soli venti giorni, concludendosi con nostra grande sorpresa con un overfunding del +400% pari a 200mila euro. Una seconda campagna di crowdfunding è stata avviata anche quest’anno a fianco di Mamacrowd, all’inizio di maggio, e si è conclusa il 3 luglio, raccogliendo in breve tempo più di 530.000 euro.
Non bisogna dimenticare che, al di là dell’aspetto economico, gli ottimi risultati che abbiamo raggiunto ad oggi, sono stati possibili anche grazie all’impegno costante di tutti coloro che lavorano per My Cooking Box. All’inizio del progetto eravamo in due: io e Francesca Pezzotta ci siamo occupati di avviare l’attività e di dirigerla in quelli che sono senza dubbio i momenti più cruciali, in cui si devono prendere scelte importanti che realizzeranno l’immagine e le colonne portanti dell’azienda. Non è stato semplice, ma da allora My Cooking Box ne ha fatta di strada: oggi infatti, tra collaboratori e dipendenti, siamo più di una decina a collaborare per migliorarci sempre più.

Chiara Rota, CEO di My Cooking Box
Quali sono i mezzi di comunicazione che prediligete per promuovere la vostra start-up?
Abbiamo investito molto in attività di marketing in quanto riteniamo che aumentare la visibilità sia la chiave per aprire la propria attività a nuove opportunità. Oltre alla partecipazione a numerose fiere di settore nazionali e internazionali, essenziali per far conoscere il prodotto ad un pubblico più vasto, abbiamo puntato al potenziamento dell’ufficio stampa e dei social. Sono tutti mezzi fondamentali per restare continuamente in contatto con chi ci segue o acquisire nuovi utenti e/o potenziali clienti.
Che consigli potreste dare a chi vorrebbe iniziare un percorso imprenditoriale come il vostro?
Il mio consiglio è quello di credere fortemente in quello che si sta facendo ed essere il più determinati possibili, senza avere timore a comunicare le proprie idee, soprattutto nella fase iniziale. In questo percorso la strada è in salita, ci vuole tanta pazienza e capacità di reazione anche di fronte a risposte negative. È importante non abbattersi alla prima difficoltà, posso assicurare che ogni traguardo raggiunto è una grande soddisfazione. È inoltre importante non avere paura di parlare e raccontare il proprio progetto ad altre persone: esserne gelosi è utile ma esserlo troppo può diventare un problema, perché non permette di ricevere quei consigli e opinioni che permettono di migliorare e magari vedere qualcosa che da soli non riusciremmo a notare.
Cosa serve per essere una start-up di successo come la vostra?
Siamo una start-up di successo? La strada è lunga e tutta in salita ma penso che sia fondamentale essere determinati e avere ben chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Bisogna, inoltre, essere in grado di perseverare e testare tutti i canali, modificando eventualmente la propria strategia in caso di riscontri che non rispecchiano le aspettative preventivate. È essenziale fare tutto questo velocemente, prendendo ogni sfida e ogni risultato negativo come uno stimolo per migliorarsi continuamente.
Un’anticipazione su un prodotto/servizio che avete pensato per il futuro?
Un servizio nuovo e che abbiamo attivato di recente è la possibilità di acquistare sul nostro e-shop, insieme alla box scelta, una bottiglia di vino abbinata alla ricetta regionale, abbinamento studiato accuratamente con un sommelier per un corretto accostamento di sapori.
Quali sono, invece, i progetti futuri di My Cooking Box?
My Cooking Box convince e, ancora di più, piace il progetto di retail che mira, entro la fine dell’anno, all’apertura di un primo punto vendita monomarca a Milano. Un progetto pilota dove fare ristorazione con le ricette regionali di My Cooking Box, vendita delle stesse e brand experience con cooking show ed eventi immersivi che coinvolgeranno e creeranno empatia con il cliente. Milano sarà il punto di partenza per lo sviluppo di ulteriori punti vendita in tutta Europa: abbiamo previsto, infatti, a partire dal 2019, e per i successivi cinque anni, l’avviamento di altri 4 punti vendita diretti in Germania e UK e di 30 in franchising distribuiti in tutto il continente.