La Sicilia vanta un patrimonio enogastronomico tanto antico quanto unico. Tra coste e rilievi montuosi, sono tanti i beni artistici e architettonici da visitare, così come – tra una sosta e l’altra – i numerosi prodotti tipici locali da degustare. Non a caso, su Italian Food Experience dedichiamo diversi articoli a questa stupenda regione e al suo immenso patrimonio.
Per chi giunge in Sicilia, Palermo e Catania rappresentano due tappe obbligatorie per chi decide di visitare l’isola: è proprio in queste due città, dalla storia millenaria, che prende vita un progetto tutto locale legato ai prodotti tipici: FUD Bottega Sicula, un concept trasformato in locali che ribaltano il mondo del cibo, invitando a mangiare e bere proposte culinarie a km 0.
Gli ambienti accoglienti dei due punti vendita di Palermo e Catania, dal carattere nuovo e contemporaneo, sono caratterizzati da un grande banco gastronomico, ricco di salumi, formaggi e altri prodotti locali.
Il team di Fud Bottega Sicula è sinergico e produttivo: c’è chi prepara panini, taglieri e insalate; chi, in cucina, sforna hamburger e hot dog e chi, con diletto, utilizza il forno a legna per preparare pizze napoletane a lenta lievitazione, leggere e golose.
A capo dell’attività vi è l’imprenditore Andrea Graziano, che abbiamo intervistato per comprendere meglio il suo lavoro e conoscere i progetti futuri di FUD.

FUD Andrea Graziano
Ciao Andrea, come è nata l’idea di creare un’attività molto legata al territorio siciliano?
Tutto nasce dalla passione per la mia terra. Penso che la nostra isola sia una regione molto fortunata: c’è tanta biodiversità e prodotti di estrema qualità ancora poco conosciuti. Mi piace scoprire piccoli tesori gastronomici in giro per la Sicilia e valorizzarli all’interno della nostra bottega o nelle nostre preparazioni.
Qual è il “marchio di fabbrica” del locale?
La qualità dei nostri prodotti. Può sembrare banale da dire, perché ormai è quello che sostengono tutti, ma da Fud Bottega Sicula la qualità della materia prima è assicurata da un rapporto di fedeltà e, in alcuni casi, esclusività con i singoli produttori, che realizzano per noi prodotti quasi sartoriali.
Chi sono i Fud People? Quali benefici hanno tratto collaborando con la vostra attività?
I Fud People sono tutti quelli che sposano la nostra filosofia, partendo dai nostri collaboratori: i ragazzi di sala, che fanno un lavoro importantissimo per noi, facendo sentire a casa i nostri ospiti; il personale di cucina che, con tanto entusiasmo, riesce a valorizzare la materia prima; i nostri allevatori, affinatori, produttori e contadini che accettano ogni giorno la sfida della qualità e con cui, ormai, c’è una relazione di stima e rispetto profondo; i nostri clienti, perché anche chi si siede al nostro tavolo fa parte della squadra. Il motivo è semplice: se vieni a mangiare un panino da Fud Bottega Sicula non lo fai per caso, ma sei consapevole della nostra filosofia e di quello che è importante per noi. Credo sia questa la ragione per cui, anche a Milano, abbiamo già tanti “fan”.
- FUD Bottega Sicula
- FUD BEC BURGHER
Ci puoi spiegare la vostra idea innovativa di FUD?
È molto semplice: l’innovazione sta nell’esaltare la materia prima siciliana in un format gastronomico che di siciliano sembra avere poco. Abbiamo deciso di raccontare il nostro territorio attraverso una linea di panini, taglieri, fritti e hamburger che diano un assaggio di Sicilia autentica eppure informale, golosa e contemporanea.
Il primo locale è nato a Catania; a seguire Palermo ed è imminente l’apertura a Milano. Nella capoluogo lombardo, quali sono le vostre aspettative?
Abbiamo aperto a Milano venerdì 13 Luglio, contro ogni scaramanzia. Il nostro è un progetto che non va in cerca di fortuna ma vuole esportare una nuova idea di Sicilia fuori dall’isola. Un’idea fatta di rispetto, qualità e legalità, contro ogni stereotipo.
Milano è una città molto stimolante per la ristorazione, la gente è abituata a mangiare spesso fuori e sa apprezzare un prodotto di qualità, è una città estremamente dinamica e insieme ai miei soci, Vittorio e Saverio Borgia, siciliani ma presenti in città con una bella attività già avviata in zona Brera, abbiamo deciso di accettare questa nuova sfida. Per il momento il menù rimane tale e quale a quello siculo ma in futuro non escludiamo di fare dei piccoli inserimenti, per omaggiare Milano con delle proposte che guardino alla cucina regionale ma rivisitate secondo il nostro stile.

Interni di FUD a Milano
In Sicilia, utilizzate materie prime di qualità e a km 0, sia per valorizzare il territorio che per produrre un ottimo prodotto finale: pensate di utilizzare la stessa filosofia lavorativa a Milano?
Assolutamente sì, i nostri produttori e fornitori sono gli stessi che collaborano con noi in Sicilia.
Criticità e vantaggi nell’aprire un’attività ristorativa come FUD?
La sfida più grossa è cercare di assicurarsi sempre la migliore materia prima: è necessario un controllo maniacale sulla qualità e una continua ricerca di nuovi produttori per assicurare sempre un’esperienza di gusto ai massimi livelli.
Volendo dare un consiglio o un suggerimento a chi vorrebbe intraprendere un’attività come la vostra, quali sono le caratteristiche che bisogna avere?
Ci vuole tanto spirito di sacrificio e tanta abnegazione, non deve mancare un pizzico di incoscienza ed è sempre fondamentale la voglia di mettersi in gioco. La parola d’ordine è rispetto: per i fornitori, per il personale, per la materia e per il proprio lavoro.
Abbiamo visto su Facebook un bellissimo video di presentazione di FUD: pensando ai nuovi linguaggi di comunicazione, vorremmo sapere cosa ne pensate e quali sono i passaggi necessari per allargare la propria visibilità e clientela.
I social e i video in particolare giocano per noi un ruolo fondamentale. Non esiste una formula magica che va bene per tutti, noi ci limitiamo semplicemente a raccontare le cose belle che facciamo. Attraverso il video (che potete guardare qui, ndr) abbiamo provato a trasmettere la nostra filosofia e narrare un viaggio racchiuso nel morso di un panino. Un video che ci ha portati a girare la Sicilia per due mesi, riuscendo a sintetizzare in pochi secondi la nostra visione. Abbiamo preferito dare fiducia a una realtà di giovani video maker che si chiama TOKAI e preferiamo curare internamente la gestione dei social.

Un panino di FUD
Qual è il messaggio che volete trasmettere con i vostri piatti?
I nostri piatti sono per tutti. La nostra filosofia è che le cose buone devono essere per tutti: per tale motivo, gli elementi fondamentali del nostro ristorante sono la fruibilità e l’accessibilità.
Quando ci si trova in Sicilia è d’obbligo mangiare i piatti tipici di questa regione. Quali sono quelli più apprezzati o che apprezzate di più?
Personalmente amo molto i salumi e i formaggi della nostra isola e i prodotti da condividere in modo frugale: suino nero dei Nebrodi da cui si ottiene un prosciutto delicatissimo e un porchetta strepitosa, la provola delle Madonie, i caprini, il piacentino ennese, le mandorle tostate, il cioccolato di Modica, i capperi di salina, le olive schiacciate e conservate in salamoia, mozzarella, burrata e ricotta di bufala prodotti a Ragusa ma anche le marmellate fatte con la frutta cresciuta al sole della nostra isola. Piccoli tesori che si possono ritrovare nei nostri taglieri, nei nostri panini e nella nostra bottega.
Per chi ha deciso di trascorrere una vacanza in Sicilia, quali luoghi consigliate di visitare e quali sono i prodotti che vanno assolutamente provati?
Da catanese dico che non si può venire in Sicilia senza fare un giro sull’Etna, cogliendo l’occasione anche per conoscere le cantine di quella zona, oggi così quotata, o mangiare una granita con la brioche fatta a mano dai pasticceri del centro storico di Catania. La Sicilia è ricchissima di piatti e di materie da conoscere. Lo street Food è sicuramente un tappa obbligata: a Catania si può andare al mercato del pesce e provare tutto quello che la strada offre, compresa la carne di cavallo; a Palermo, invece, è irrinunciabile il panino con le panelle o con la meusa. E poi bisogna approfittare della fortunata congiuntura che vede Palermo protagonista come capitale della cultura e sede di Manifesta 12, la biennale d’arte nomade europea che ha scelto il capoluogo siciliano per installare opere e proporre eventi davvero imperdibili.