Diffondere la cultura enogastronomica italiana è uno dei tanti obiettivi degli imprenditori del settore food e sappiamo bene come ogni nostra regione possieda un vero e proprio patrimonio culinario. Le Marche sono una di quelle: con i suoi dolci tipici, il latte e i formaggi, la pasta all’uovo, i ravioli ripieni di ciauscolo (salumi), le famose e gustose olive ascolane, le tante conserve e confetture, i succhi di frutta e altri deliziosi prodotti tipici, questa interessante regione del centro Italia ha tanto da offrire agli amanti dell’italian food nostrani e stranieri.

Ma come far conoscere e gustare tutti questi meravigliosi prodotti regionali

È la domanda a cui ha risposto il team di Tasting Marche, la piattaforma online che permette di acquistare i prodotti tipici di questa bella regione

Per conoscere meglio l’idea e il lavoro che ci sono dietro Tasting Marche,  abbiamo intervistato Sara Paoletti, tra le ideatrici e fondatrici della piattaforma e oggi alla guida della omonima cooperativa, nata nel 2014 con l’obiettivo di valorizzare, promuovere e commercializzare le eccellenze enogastronomiche della regione Marche

Buona lettura.

 

Tasting Marche

 

Salve, Sara: benvenuta su Italian Food Experience. Raccontaci com’è nata l’idea di creare Tasting Marche.

Tasting Marche nasce nel 2014 con il desiderio di dare forma a un progetto imprenditoriale basato sulla passione per la nostra regione, le Marche, e le sue eccellenze enogastronomiche. 

Siamo partite con l’idea di “portare il buono delle Marche nelle tavole del mondo” creando un connubio tra tradizione e innovazione, in un periodo in cui l’e-commerce nel settore enogastronomico era ancora poco sviluppato e sicuramente non alla portata di tante piccole realtà produttive del nostro territorio. Un’altra peculiarità del nostro progetto, a differenza di altri, è la volontà di raccontare le Marche nella loro interezza, presentando e abbinando tra loro specialità dei diversi territori. 

Le Marche sono una regione al plurale, di nome e di fatto, molto variegata dal punto di vista paesaggistico (abbiamo la montagna nelle zone appenniniche interne, da cui partono dolci e rigogliose colline che scendono fino al mare Adriatico) con tante influenze storico-culturali, il risultato è una produzione enogastronomica ricca e particolare per lo più sconosciuta al mondo. 

Le nostre parole d’ordine sono state sin da subito “selezione”, perché volevamo scegliere il meglio di ogni territorio,  “storytelling”, perché volevamo massimizzare la shopping experience del nostro utente web, infine “internazionalizzazione”, perché volevamo rendere fruibili i tanti contenuti anche agli utenti stranieri.

All’inizio non è stato facile e abbiamo investito molto affinché il progetto si concretizzasse. Siamo partite da zero con esperienze professionali molto diverse alle spalle e i produttori a cui bussavamo per chiedere i prodotti da vendere on-line ci accoglievano con diffidenza. Dedizione, creatività, serietà e passione sono stati i pilastri del nostro progetto, e così abbiamo conquistato la fiducia dei produttori con i quali negli anni si è creato anche un bel rapporto personale. 

 

Quali sono i prodotti marchigiani che fanno parte del paniere di Tasting Marche? E quali quelli più ricercati?

Diciamo che abbiamo voluto coprire un po’ tutte le macrocategorie del settore agroalimentare andando a scegliere da ogni territorio i prodotti più tipici e caratteristici di quelle terre per costruire un vero e proprio Viaggio alla scoperta delle specialità della nostra regione. 

Così, dalla provincia di Ascoli abbiamo naturalmente selezionato le olive ascolane dop, con le quali si  realizzano anche ottimi patè e un eccezionale olio extravergine di oliva monovarietale. Di quella terra abbiamo scelto anche deliziosi vini, come il Rosso Piceno e il Pecorino, e le specialità liquorose realizzate con l’anice verde di Castignano. 

Salendo dal sud verso il nord abbiamo selezionato alcuni ottimi insaccati e formaggi delle terre fermane e maceratesi, come il ciauscolo, famoso e tipico salame morbido marchigiano o il formaggio pecorino che prendiamo da un piccolo produttore alle pendici dei Monti Sibillini. Non mancano la pasta di Campofilone, i biscotti al vino della nostra tradizione, i legumi di Appignano e dei Monti Sibillini, la Vernaccia e il Vino Cotto per un tripudio di sapori. 

Dell’anconetano, peraltro la mia terra, non potevano mancare il famoso Verdicchio dei Castelli di Jesi, ma anche il Rosso Conero e la Lacrima di Morro d’Alba, ottimi vini che piano piano si stanno facendo conoscere anche al di fuori della nostra regione. Tra le chicche della zona abbiamo scelto il lonzino di fico, realizzato con i fichi secchi e poi foderato con foglie di fico, i Pacasassi del Conero, i prodotti a base di lavanda e le specialità al cioccolato del maestro cioccolatiere Paolo Brunelli. 

Infine, salendo nella provincia più a nord delle Marche, quella di Pesaro-Urbino, abbiamo scelto i tartufi di Urbania, i biscotti della tradizione rinascimentale, ma anche i prodotti a base di fave di Fratterosa o i capperi di Borgocisterna. 

Molti di questi prodotti non sono ancora abbastanza noti purtroppo, se non dai turisti che li assaggiano nei ristoranti locali, e la nostra missione è anche quella di diffondere la cultura enogastronomica della nostra regione.

 

tasting marche

 

Possedete un e-commerce che offre la possibilità di acquistare tante eccellenze enogastronomiche della regione Marche da ogni parte del mondo. Il vostro mercato di vendita è in prevalenza italiano o anche straniero? 

Al momento il nostro mercato principale è l’Italia ma il nostro e-commerce è attivo in tutta l’Unione Europea e abbiamo anche clienti di altre nazioni. Le problematiche logistiche e doganali nel settore alimentare non sono semplici e non siamo ancora attrezzati per raggiungere Paesi extraeuropei anche se spesso dialoghiamo con utenti interessati ai nostri prodotti.

Aumenta con costanza il numero di alimenti sempre più innovativi. Come definiresti Tasting Marche: più tradizione o maggior innovazione?

Considero Tasting Marche una realtà che fino ad ora ha valorizzato l’eccellenza e la tradizione del nostro territorio per farlo conoscere su larga scala e al contempo per supportare i tanti piccoli produttori che non hanno una struttura distributiva e di marketing adeguata. Siamo però sempre molto ricettivi verso l’innovazione, anche di prodotto, e quindi assolutamente pronti a sposare le tante innovazioni che i nostri produttori ci propongono ogni anno. Ad esempio, le paste a base di farine di legumi sono state introdotte da alcuni nostri fornitori per venire incontro al numero crescente di persone intolleranti al glutine. Presto inseriremo le confetture senza zuccheri aggiunti ed altre nuove specialità.

 

Sul vostro sito, oltre all’acquisto di specialità marchigiane vendute singolarmente, troviamo anche varie food box realizzate a tema. Statisticamente parlando, qual è la modalità di acquisto più utilizzata: il classico “carrello fai da te” oppure l’acquisto diretto delle “food box”?

Le “food box” rappresentano un’opportunità  in più per il cliente di farsi consigliare. Si tratta di assortimenti già pensati come degustazioni o che rispondono a specifici “profili di consumatori” e questo è un valore aggiunto soprattutto per chi si rivolge a noi per acquistare e spedire direttamente un “regalo”. 

Di sicuro il “carrello fai da te” rappresenta la modalità di acquisto più utilizzata. Chi entra nel nostro sito curiosa tra gli “scaffali virtuali”, legge storie, ricette, modalità di utilizzo dei prodotti e ama comporre da solo il proprio assortimento o ci scrive e ci chiede consigli. 

 

Avete progetti futuri o idee che vi piacerebbe sviluppare? 

I progetti nel cassetto e le idee non ci mancano. Oggi essere un’impresa digitale è molto complesso. Non basta avere un sito, bisogna creare continuamente contenuti e servono competenze molto specialistiche per renderli visibili ai consumatori digitali. 

Tra i nostri progetti futuri c’è sicuramente il rafforzamento di tali competenze per migliorare la nostra presenza on-line con strumenti sempre più efficaci. 

Stiamo poi lavorando intensamente nel settore della regalistica aziendale che ci sta dando ottime soddisfazioni e che vorremmo potenziare.