Il 2017 è stato un anno positivo per il Consorzio Tutela Vini Valpolicella: lo dimostrano i numeri approvati in assemblea dai 230 soci. Il fatturato aziendale ha segnato una crescita complessiva del 50% rispetto alla media del biennio precedente; una produttività tra le più alte in Italia e un giro d’affari che supera i 600 milioni di euro.

Lo scorso anno, la chiusura di bilancio è stata di 2,2 milioni di euro. Una crescita che ha visto il mercato italiano protagonista (+3% Horeca e +16% Gdo).

L’export (59%) della cantina è rivolto verso 34 Paesi, con Germania, Danimarca, Inghilterra e Svezia tra i principali mercati di riferimento, seguiti da Svizzera, Norvegia e Canada. A far da traino nelle vendite dei vini Valpolicella è sempre l’Amarone, molto richiesto e apprezzato nei Paesi a maggior reddito e più maturi nel consumo del vino di qualità, seguito da Ripasso e Valpolicella.

Buona anche la performance dei vini Valpolicella e Amarone Bio (+11).

 

Investimenti interni del Consorzio

Considerevoli anche gli investimenti dedicati al territorio:  nello scorso esercizio, la cantina Valpolicella Negrar ha realizzato un piano interrato di 2.700 metri quadrati destinati a magazzino, rinnovato la bottaia e a acquistato 5 ettari di vigneto Valpolicella Doc e 5 ettari di bosco con annesso fabbricato in località Pigozzo a Montorio (VR), la cui destinazione d’uso sarà decisa nei prossimi anni, per un valore totale di 2.317.000 euro.

Sono stati intensificati, inoltre, anche gli eventi sul territorio tra seminari, convegni, incontri tecnici e manifestazioni come l’Anteprima Amarone e il Vinitaly, oltre a un calendario di degustazioni organizzate anche con partner tecnici e programmi di incoming sul territorio.

 

Iniziative internazionali

Lo scorso anno, sono state svolte 12 iniziative per l’internazionalizzazione che hanno raggiunto diverse località in 9 Paesi:

  1. USA (San Francisco, Los Angeles e New York);
  2. Canada (Vancouver e Toronto);
  3. Svizzera (Zurigo);
  4. Germania (Düsseldorf);
  5. Regno Unito (Londra);
  6. Polonia (Varsavia);
  7. Repubblica Ceca (Praga);
  8. Ucraina (Kiev);
  9. Cina (Hong Kong).

Il progetto Mai dire Mai

Parlare dei vini Valpolicella, in particolare dell’Amarone della Valpolicella e il Valpolicella Superiore, significa immergersi nella qualità e nell’eccellenza della viticoltura italiana. Proprio queste due varietà di vini sono il risultato di un progetto vinicolo denominato Mai dire mai (ne abbiamo parlato qualche tempo fa).

Nato nel 2015 e tuttora in corso, il progetto è frutto dell’incontro delle famiglie Pasqua e Dal Colle. L’intento di Mai dire Mai è quello di conquistare i mercati internazionali dimostrando unicità ed eleganza di gusto.

 

Obiettivi del 2018

Il Consorzio Tutela Vini Valpolicella punta da sempre sulla leva della qualità dei vini e persegue tre principali obiettivi:

  • consolidare il brand territoriale;
  • agire sui mercati esteri;
  • avviare progetti per la sostenibilità del Vigneto Valpolicella.

Nel 2018, il Consorzio punta a consolidare la presenza in Germania, mercato estero di maggior soddisfazione per il Consorzio, concentrando l’export della linea top Domìni Veneti, e mira anche a conquistare Giappone e Cina, mercati, specie quello cinese, dalle grandi potenzialità di sviluppo.

Un altro obiettivo, nel triennio 2017-2020 è quello di completare la realizzazione del nuovo edificio sul retro della cantina Valpolicella Negrar in cui, oltre al piano interrato già realizzato, troverà posto una nuova sala di appassimento, magazzino e logistica.